Onorevoli Colleghi! - Il fiscal drag è una delle distorsioni più significative prodotte dall'inflazione sull'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), con l'aumento del carico fiscale prodotto dall'inflazione in presenza di un'imposta progressiva seppure in costanza di valore del reddito.
      A parità di reddito reale, ma con reddito nominale crescente, l'aliquota media dell'IRPEF aumenta perché una parte crescente del reddito è assoggettata ad aliquote marginali più elevate.
      Si aggiunga che le deduzioni, le detrazioni e gli assegni familiari, al crescere dell'inflazione, diminuiscono di valore reale; e diminuiscono anche nel valore assoluto quando aumenta, seppure solo in termini nominali, il reddito imponibile lordo.
      Il fiscal drag risulta quindi ancora più pesante e più iniquo nel caso di un contribuente con familiari a carico.
      Correggere gli effetti del fiscal drag non è tecnicamente difficile; infatti si può procedere su due percorsi alternativi:

          1) dividere (ed è l'opzione scelta dalla presente proposta di legge) il reddito imponibile lordo per un coefficiente pari ad 1 più il tasso di inflazione registrato nell'anno di competenza. Calcolare, poi,

 

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l'imposta sul reddito così deflazionato e moltiplicare, infine, l'importo del tributo calcolato per lo stesso coefficiente;

          2) indicizzare ogni anno, moltiplicandoli per il coefficiente citato, i limiti degli scaglioni di reddito imponibile, l'ammontare delle deduzioni e delle detrazioni ed i parametri che concorrono a definire le deduzioni a cui il contribuente ha diritto.

      Pur presentando gli stessi risultati, deflazionare il reddito è più semplice e più immediato.
      Introdurre correttivi automatici al fiscal drag, quindi, non essendo tecnicamente difficile, non dovrebbe essere un problema per il legislatore, che però fino ad oggi ha scelto la strada di procedere a revisioni periodiche delle aliquote, dei limiti di reddito, delle deduzioni e delle detrazioni.
      Di fatto ci si è serviti del fiscal drag per alzare «silenziosamente» il prelievo e la pressione fiscale media.
      Probabilmente è politicamente più premiante concedere revisioni periodiche delle aliquote che riconoscere, con l'introduzione di un meccanismo automatico, che il sistema fiscale è distorto e che scarica sui redditi a imposta progressiva il peso del risanamento del bilancio dello Stato.
      Si ritiene che occorre voltare pagina: più controllo della spesa pubblica, lotta all'evasione fiscale, chiarezza nel rapporto con il fisco. E se si deve chiedere un sacrificio ai cittadini lo si faccia in modo chiaro e trasparente.

 

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